Tour de la Provence 2017, volata vincente di Jules

Comincia nel segno di Justin Jules il Tour de La Provence 2017. Il corridore della WB Veranclassic si è iposto nella volatona finale al termine di un finale abbastanza complicato. Alle spalle del francese, chiaramente primo leader della corsa, si sono piazzati Jérémy Lecrocq (Roubaix-Lille Métropole) e Lorrenzo Manzin (FDJ).

Un finale che sembra scontato, ma in realtà la frazione ha vissuto sin dalle sue fasi iniziali molti capovolgimenti. La presenza del Col de l’Espigoulier sin nelle prime battute di gara invoglia gli attaccanti a muoversi sin da subito. Il primo è Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), che si porta dietro Jérémy Maison (FDJ), mentre in seguito ad una serie di scatti e controscatti, sono raggiunti dopo il GPM da Danilo Wyss (BMC Racing Team), Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Julien El Farès (Delko Marseille-Provence KTM), Davide Ballerini (Androni-Sidermec) e Julian Antomarchi (Roubaix-Lille Métropole).

Il loro vantaggio sale fino a 2’30”, ma il gruppo non sembra intenzionato a concedere di più. Anzi, il ritmo è talmente elevato che il plotone si sfilaccia fino a spezzarsi. A causa di una indicazione sbagliata, i fuggitivi invece vengono portati si una strada sbagliata, perdendo così quasi tutto il loro vantaggio. Una volta rientrati sulla strada giusta la motivazione viene meno e decidono di rialzarsi, facendosi riprendere dalla prima parte del gruppo.

A quel punto Alexandre Pichot (Direct Energie), Maxime Bouet (Fortuneo-Vital Concept), Damien Touzé (HP BTP-Auber 93) e Mikel Aristi (Delko Marseille-Provence KTM) decidono di provarci a loro volta, con il gruppo che li lascia fare. Per loro un vantaggio massimo di cinque minuti prima che la FDJ decida di prendere in mano la situazione per ridurre il vantaggio. Ai francesi si uniscono gli uomini della BMC Racing, il cui ritmo è ancor più forsennato, tanto che il ricongiungimento arriva a ben 60 chilometri dalla conclusione.

Sul Sommet des Antiques, ultimo GPM del giorno, passa per primo Rohan Dennis, ma non ci sono ulteriori accelerazioni, si sale abbastanza compatti. Già dalla discesa gli statunitensi lasciano le redini della corsa alla Delko Marseille, che tiene insieme un gruppo spazzolato dal vento. Con un tracciato ormai quasi interamente pianeggiante, l’unico a provarci con un po’ più di convinzione è nuovamente Maxime Bouet, ma la sua azione non ha grande esito. A quel punto è dunque ormai volata certa.

La Armée de Terre riesce ad imporre il suo treno grazie all’esperto Damien Gaudin, ma nell’ultimo chilometro sono le formazioni più accreditate a piazzare davanti i propri uomini. Regna l’incertezza, ma alla fine Justin Jules riesce a trovare lo spunto giusto per conquistare la prima tappa e la leadership della corsa.

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